Buia è la notte e un po' mi fa timore
e me lo sento qualche brivido addosso
ma se ad est vedo un piccolo albore
Io ricomincio a fare qualche passo
quanti bei volti scolpiti nel cuore
tutti sepolti sotto al vile sasso
con il sole, con il vento e la tempesta
Lottiam per loro e pure per chi resta

Nel delirio rivedi il tuo passato
Le gioie le pene e forse anche gli amori
Devi saper che quel che è stato è stato
E sperar che tutto ciò non si scolori
Ritorneremo a camminar sul prato
E tutti insieme a raccoglier dei fiori
Adesso amico è tempo di ricordi
E bello è rimembrare gli anni verdi

Vedevo un po' di luce all'orizzonte
Poi all'improvviso tutto si è oscurato
Mi ritorna il sudore sulla fronte
Purtroppo tutto il mondo è contagiato
Emiliani lombardi e del Piemonte
Fratelli che a noi il cuore hanno donato
Noi di Amatrice vi vogliamo bene
So che ce la faremo, tutti insieme

Ora che i giorni sono tutti uguali
Si confonde la Pasqua e il Ferragosto
Non possiamo far salti mortali
Ma fermare chi esce di nascosto
Se tante cose ci sembran banali
Rimettiamo i valori al loro posto
E anche se la fede non è tanta
Dacci una mano.....settimana santa

Guardate questo qua quanto è importante
Me sembra quasi un principe romano
Ho visto da ponente e da levante
Tutti glie vonno bene... ma che strano
Certo lui cia' na dote rilevante
Non si è mai comportato da villano
E anche se la situazione non è bella
Ti faccio tanti auguri vecchia zella!!

Austero domini tu il nostro Appennino
Se guardi ad est in fondo vedi il mare
Da questa parte trovi un gran casino
E non hai certo voglia di guardare
Dal Tronto manda via l'aspro destino
Sta terra come prima fai tornare
Tu che hai visto passare tante genti
Prova a far risognar le nostre menti

Undici sillabe di rima alternata
questo era il canto dei nostri pastori
quant'era bella quella serenata
che faceva scaldare i nostri cuori
tutta passione tutta improvvisata
teneva in alto gli antichi valori
e se tutto non sarà più come prima
facciamo rifiorir l'ottava rima

Se l'asino sta pe butta' la soma
significa che s'è proprio stancato
se tutti quanti vanno a vive a Roma
forse qualche cosa si è sbagliato
tu sai che la natura non si doma
l'ha detto il Papa: non ci ha perdonato
e se vogliamo speranza nel futuro
percorriamo al contrario quel tratturo

T'ho conosciuto ch'eri figlio d'oste
da Libertino nell'accumolese
la tua Madonna è quella delle Coste
per moglie donna santa maranese
tanti problemi e tu tante risposte
provi a tenere mille luci accese
ne abbiam pochi così da queste parti
se non ci fossi... si dovrebbe inventarti

Qualcuno lo vorrebbe cancellare
Stracciando quella pagina di storia
Perché le nuove genti siano ignare
E nell'oblio rimanga la memoria
Ma "bella ciao" la dobbiamo cantare
Senza rancore e pure senza boria
Insieme e facciamolo con stile
Per ricordare il venticinque aprile

Al nido sei riuscito ad arrivare
li dove in molti ci avevan provato
Un aquilotto tu hai visto volare
grande emozione da quel tuo filmato
dalla natura tanto da imparare
abbiamo visto ciò che è capitato
io so contento che l'aquila vola
auguri tanti.... e non la lascia' sola!

È la prima parola che si dice
A lei si fa il primo sorriso
In ogni tempo lei ci benedice
Sempre l'amore vedi sul suo viso
Questo saluto viene da Amatrice
E da tutti spero condiviso
Ci sosterranno nei tempi futuri
Alle mamme li faccio tanti auguri

Raggio di sole in mezzo alla tempesta
ritorna la speranza nella vita
adesso non possiamo fare festa
ma la gioia credetemi è infinita
anche se qualche pena ancor ci resta
un nuovo arrivo è notizia gradita
la vostra gioia tanto ci rincuora
benvenuto Roberto e grazie ancora

Giovanna ti facciamo tanti auguri
e te li mando con l'ottava rima
nella tua vita molti affanni curi
a te va il nostro affetto e tanta stima
anche se i tempi si fanno assai duri
sul fronte dell'impegno sei la prima
a volte sei vicina altre lontano
ma come hai fatto a sopportare Zano?

L'acqua è la linfa che ci da la vita
Che sorregge da sempre la natura
Passione e amore sempre in ogni gita
Facciamo sempre una buona figura
La passione credetemi è infinita
A Colli oggi 'sta cosa grande e pura
Li ringrazio e oltre oso e mi spingo
La stessa opera alla fonte di Aringo

Tu sei una donna davvero speciale
Hai navigato nel mare in tempesta
Il tuo esempio per noi tutti vale
La tua energia nessuno l'arresta
Quello che dici non è mai banale
Se arrivi tu è quasi sempre festa
Sei sempre positiva e mai sei stanca
Ti faccio tanti auguri cara Bianca

Quando sento parla' della violenza
E quando sento che se spara ancora
Me sa allora che tutta sta scienza
Non credo ce salverà dalla malora
Io non la vedo grande differenza
Se meni a un bimbo a un vecchio o a una signora
Spero che un giorno l'uomo sia capace
Di vivere con gli altri in santa pace

E la natura il genio ti ha donato
Ma non ti ha dato la sregolatezza
Non so se tu sei stato fortunato
O non ti ha voluto far vivere l'ebbrezza
Al grande Diego tutto è stato dato
E lo ha accettato con grande fierezza
Il buon Dio tante cose ci dona
Tra le più care trovo Maradona

Un altro dei nostri è andato è partito
Un uomo gentile dal nome banale
Poi all'improvviso chiamato Pablito
Umile, gracile, quasi normale
Assurge alla gloria nel modo più ambito
Vincendo quel mitico assurdo mondiale
Duemilaventi, io ti maledico
Abbiamo perso ben più di un amico!!

Che bello stare lì su quel barcone
Con smartphone, tablet e tutti palestrati
E quelle facce sporche di carbone
In crociera... forse un po' assembrati
E per fuggire la disperazione
Fa niente se parecchi so affogati
Poi trovi scritto: prima gli italiani
Purtroppo voi siete solo esseri umani!!

Tutti la coltiviamo la speranza
Che questa brutta storia sia archiviata
Che l'anno nuovo porti via in sostanza
Tutte le scorie di una brutta annata
Smetterla di vederci in lontananza
E che la nonna mia se sia sbagliata
Quando diceva di vivere adesso
Perché lo peggio viene sempre appresso!

Li dove è nata la democrazia
Ma anche dove c'era lo schiavismo
Si può vedere che a buttarla via
Basta un cretino che fa populismo
Che la befana se lo porti via
Insieme a chi professa il fanatismo
Che sia bandita ogni forma isterica
E che si torni a sognare l'America

Quando cent'anni fa ci hanno provato
Ad imitare una rivoluzione
Tanta speranza aveva generato
In milioni e milioni di persone
E se a sto mondo così poco è cambiato
Vecchi compagni... è una delusione
Tanti travagli... però è stato bello
Credere in quella falce e in quel martello

Sono morto che ero un bambino
Sono morto con altri cento
Passato per il camino
Ed ora sono nel vento
Rime rubate al poeta divino
Che da sempre danno tormento
Questa vergogna riporta la storia
Non c'è futuro senza memoria

Gli auguri voglio fare al professore
Che adesso mi ritrovo qui vicino
Su al nord avrà lasciato un po' di cuore
Ma la radice è qui sull'Appennino
Qualche problema può darti l'amore
Se è stato scritto male il tuo destino
Non so se adesso tu sarai felice
Domani....lo saremo insieme ad Amatrice

Ha due difetti e certo non mi taccio
È un interista e pure cacciatore
Qualche problema anche col polpaccio
Amatriciano con tutto il suo cuore
Glielo facciamo tutti un grande abbraccio
Ha vinto una battaglia con onore
Dimenticando più di qualche affanno
Caro Vinicio fai un buon compleanno

Stanca la musa e l'umore è moscio
E fuori c'è la neve marzarola
E m'hanno detto che Catena il roscio
Ha raggiunto un'età che non consola
Bevo un bicchiere così non m' angoscio
E gliela potrò di buona parola
Anche se intorno non è rose e fiori
Gli amici glieli fanno tanti auguri

Colui che scrisse la lingua italiana
Risciacquandola nell'Arno con
Fa parte di cultura assai lontana
Che in pochi ne è rimasta conoscenza
Questo ci insegna la natura umana
Che del passato si può fare senza
Dei grandi italiani noi ne siamo fieri
Tra i migliori ci sta Dante Alighieri

Tutte le donne sono coalizzate
A far gli auguri al nostro Gabriele
Ricordando così quelle giornate
In cui tutto andava a gonfie vele
Adesso un po' le cose so cambiate
Non è proprio più il tempo delle mele
Ma c'è speranza nei tempi futuri
Al vecchio Dolzan faccio doppi auguri

Penso alla mamma e un poco mi rattrista
Per tutti noi che ormai l'abbiam perduta
Dall'uomo qualunque o anche dall'artista
Da chi l'ha amata e chi mai l'ha conosciuta
Abbiamo fatto più di una conquista
Ma solo la mamma da lassù forse ci aiuta
E quindi mamme datevi da fare
Solo voi potete farci risognare

Grande maestro già te ne sei andato
Ho gran bisogno della tua cultura
De André, Battisti ora anche Battiato
Niente ha potuto neanche la sua "cura"
E in questo mondo sempre più stonato
Si viaggia molto spesso all'avventura
Magiche orchestre, musica geniale
Ci lasci un patrimonio che è immortale

Il terzinaccio, poi la ballerina
L'aspro destino non ci fa mai sconti
E quella teleferica assassina
Ha insanguinato vergognosamente i monti
Cosi ad ogni risveglio la mattina
Con tutto questo dobbiam fare i conti
Burgnich, la Fracci e poi gente normale
Sempre più soli... e questo mi fa male

Ho appeso stamattina un fiocco rosa
E forse prenderò storica sbronza
Ventuno agosto giornata un po' afosa
È festa nella casa di Partenza
E la natura che è assai generosa
Con Matilde ci ha dato una speranza
Il mio ottimismo il futuro non teme
Se con noi ritroviamo Laga Insieme

Le cose non mi sembra siano a posto
Sei arrivato con la testa dura
Mi sembra tu sia nato a Compotosto
In mezzo a quel tripudio di natura
Per festeggiare facciamo l'arrosto
Continuando la nostra avventura
Se sento freddo me lo accendo il foco
Benvenuto al vecchio amico "Roco"

Se del quattrino non hai manco un becco
Ed il lunario lo devi sbarcare
Ti metti a fare li muretti a secco
E vedi se l'hai fatto un buon affare
A volte sbaglio certe volte azzecco
Ma questa cosa si deve provare
Ma chi si è cimentato con i sassi
Non ha mai raggiunto i cento passi

Lassù allo stazzo quanta tradizione
Sotto al Gorzano pecore e pastori
La rapazzola come ubicazione
E l'ululato del lupo la di fuori
Ma era umana quella condizione
Che hanno vissuto nonni e genitori
E poi a settembre tutti verso il mare
Ma con la nostalgia di ritornare

Un Angelo è arrivato finalmente
Per Laga Insieme che soddisfazione
Un caro amico come presidente
Per rinnovare sempre l'emozione
E Bianca la ringrazio cordialmente
Ci ha messo forza cuore e anche passione
E per dimenticare qualche pena
Proviamoci col professor Catena

Ti faccio tanti auguri confignara
E la saluto questa compagnia
E anche se la vita a volte è amara
Scrivo lo stesso questa mia poesia
Certo non ho portato la fanfara
Ma si rallegra un po' l'anima mia
Anche con tanti tarli nella testa
La facciamo lo stesso una gran festa

Cè chi abbaia alla luna e parla invano
E c'è chi utilizza bene la sua vita
Oggi sentendo parlar padre Silvano
Sappiamo che la solidarietà non è finita
Tutti dovremmo dar una bella mano
Per rendere l'esistenza più condita
A padre Silvano battiamo le mani
Un saluto e un abbraccio porta ai cubani

Se vado in giù superati i giardini
E vedo quell'immagine spettrale
Volgo lo sguardo verso gli Appennini
Fortuna... la montagna è sempre uguale
E la speranza la lascio ai bambini
Perché a noi grandi sta cosa fa male
oramai solo questo il cuore mi dice
La rivedranno loro l'Amatrice?

Cè chi abbaia alla luna e parla invano
Rispolverando certe vecchie foto
Provo dei sentimenti contrastanti
Ma c'è una cosa che ogni volta noto
Son sempre quelli gli amici importanti
Qualcuno se ne è andato... che gran vuoto
Anche per loro stiamo andando avanti
Quanti germogli fa un piccolo seme
Gridiamo forte. viva Laga Insieme

Tutti a dire: non c'è più l'inverno
Sembrava uno slogan nazionale
Senza sapere che c'è il Padreterno
Che spesso fa torna' tutto normale
Le Cassandre mandiamole all'inferno
La neve è tanta e prendiamo le pale
Ne scanso poca... solo per passare
Ma il panorama è bello da incantare

Quando si lotta contro un oppressore
Quando si lotta per un ideale
Per me che sono stato un lottatore
Sarebbe bello non dover lottare
Questo è il pensiero di chi è sognatore
Ma nella vita poche volte vale
E non mi importa se qualcuno si offende
Io sto con chi lotta perché si difende

Benvenuta signora di sinistra
Donna del tempo in cui noi viviamo
La destra ha fatto prima da apripista
Per vedere una donna in primo piano
Adesso sono un poco più ottimista
Forse qualche problema risolviamo
Abbiamo intorno tutti assai macerie
Ritorniamo a parlar di cose serie

Pare che in un paese abbandonato
Si è ritirato un vecchio romito
Non è cattivo non è manco armato
Ma ogni incontro sembra assai sgradito
Si dice non sia stato battezzato
Mai mangia sopra un tavolo imbandito
D'inverno sembra che vada in letargo
Ma è sempre attento a ogni naufragio a largo

Trovi l'Aringo dove non t'aspetti
E questo assai rallegra i nostri cuori
È bello rinnovare certi affetti
Grazie al presidente e a Polidori
Hanno coinvolto pure due vecchietti
Teresa e Alvaro come esploratori
Las Vegas, Los Angeles, il Colorado
Nel cuore c'è l'Aringo ovunque vado

Eccolo è nato un un'altro fiorellino
In questo campo molto colorato
Ed è fratello del mio Robertino
Che è un altro fiore molto profumato
Anche se abbiamo inciampi nel cammino
Io vado avanti e son motivato
E penso siano fieri i nostri cuori
Quando si vedon nascere altri fiori

Sei benvenuta piccola Sofia
Da questi nonni tanto sospirata
Ci fai scordare qualsiasi malattia
Diventa bella ogni brutta giornata
Dimentichiamo la malinconia
E la speranza penso sia rinata
Quella speranza che ho sempre nel cuore
Che il mondo di domani sia migliore

Gridare quanto è brutto questo mondo
È uno sport che tutti sanno fare
Ma poi quando i bambini vanno a fondo
Noi tutti andiamo a fondo in mezzo al mare
E continuando a fare il girotondo
Che la colpa è di chi prova a sperare
Quello che invece non vogliam capire
È che per la libertà si può morire

Stavolta lo saluto Mattarella
Forse il più grande capo dello Stato
Che in questa giornata così bella
Non fa dimenticare mai il passato
E se nel cielo rimane una Stella
La osservo con amore finché ho fiato
Perché la libertà mio caro amico
Non la trovi mai gratis sotto a un fico

Vi posso ringraziar con la poesia
Che spesso arrangio in maniera incompleta
E camminando Insieme per la via
Abbiam raggiunto pure qualche meta
E combattendo pur la sorte ria
Faccio le rime ma non son poeta
E ogni volta che ti aumenta un anno
Festeggi mentre curi un altr'affanno

Auguri a San Paolo e auguri a San Pietro
Che fanno festeggiare tutta Roma
Io guardo avanti e non mi volto indietro
E come il somaro la porto la soma
E se gli eventi mi rendono inquieto
Vorrei pettinarmi... ma non ho la chioma
E lo faccio un saluto a tutti quanti
Anche a quei nomi che non hanno Santi

Che bella cosa guarda quanta gente
Per festeggiar la nostra associazione
E quei pionieri a cui è venuta in mente
Li ringraziamo con grande emozione
Da cinquant'anni ininterrottamente
Fiore all'occhiello delle nostra zone
E anche se spesso si va contro vento
Sicuro che vivrà per altri cento

Quando feci la prima donazione
Ricordo mi batteva forte il cuore
E ogni volta senti l'emozione
Che ti fa restare donatore
La senti dentro la soddisfazione
Che quando doni ti senti migliore
E se agli altri volgiamo lo sguardo
Lo potremmo raggiunger ogni traguardo

Pure stasera dico una poesia
la dedico ad una bella confignara
se vi disturbo me ne vado via
la vado a recitare su a Collettara
E la saluto questa compagnia
sempre più bella e a noi sempre più cara
E anche se i tempi diventan più duri
a Nunzia li facciamo tanti auguri

Benvenuto Filippo a questo mondo
Che trovi un pochettino incasinato
Ma non ti preoccupare... tanto in fondo
L'ha trovato così chiunque è nato
Allora lo facciamo un girotondo
Con tutti i bimbi di questo creato
E ogni volta che ricomincia un'avventura
Brindiamo a quanto è generosa la natura

Oggi che è il giorno della gentilezza
Festeggi questo nuovo compleanno
Anche se intorno c'è molta tristezza
Perché le guerre questi danni fanno
Ma lasciamo da parte l'amarezza
E accantoniamo pure ogni malanno
Di tutto questo noi siamo sicuri
A Bianca gli facciamo tanti auguri

Bello il Natale e bello anche il presepe
E anch'io mi unisco ai cristiani credenti
Ma a me quell'orizzonte oltre la siepe
Rinnova dubbi antichi e anche presenti
Se nel mio cuore ci son tante crepe
Ci trovo pure tanti sentimenti
Ma c'è una cosa che per sempre vale
La pace, l'amicizia e anche il Natale

Dalla nebbia lombarda alla Sardegna
Storia di un emigrante all'incontrario
Quell'uomo schivo va laggiù e si impegna
Diventa un giocatore straordinario
Le lusinghe del denaro lui disdegna
Rimane in quell'esilio volontario
Sembrava burbero... invece era
Nei cuori rimarrai... "rombo di tuono"

Questo è il saluto al nostro Robertino
Educato, gentile come un fiore
E poi si è complicato assai il destino
Questa vicenda ci ha straziato il cuore
Ti porteremo nel nostro cammino
Che duri anni oppure poche ore
La tua Amatrice non ti ha mai scordato
Purtroppo un altro figlio se n'è andato

Eccolo Enrico... eravamo in attesa
Come un lampo che illumina la notte
Troverai quaggiù qualche sorpresa
Ne vedrai di crude e anche di cotte
Ma quant'è bella questa luce accesa
E spilleremo la migliore botte
E anche se qualche cosa va in malora
La tua presenza molto ci rincuora